Poeta russo. Dimostrò fin da bambino un notevole talento poetico ed
esordì ufficialmente nel 1916 con versi che s'ispiravano alla vita
rurale, argomento che restò sempre al centro della sua sensibilità
artistica. Dopo aver ottenuto un certo successo con
Radunitza (1916) e
Trasfigurazione (1919), decise di trasferirsi a Mosca, desideroso di
entrare in contatto con un ambiente più vasto. La sua fama aumentò
dopo la pubblicazione di
Confessione di un teppista (1921), considerato
uno dei suoi canti migliori, in cui l'irrequietezza del suo animo è
descritta con uno stile colorito che sarà caratteristico anche della sua
produzione posteriore. Nel 1922 sposò la celebre danzatrice Isadora
Duncan, ma dopo un periodo iniziale assai felice, il matrimonio naufragò
aumentando la già notevole angoscia dell'artista che, già da tempo
dedito all'alcool, condusse da allora una vita sempre più disordinata. La
sua produzione poetica rimase peraltro su alti livelli artistici e dopo
Mosca
delle bettole (1924) toccò forse il suo apice con
La Russia
sovietica (1925) in cui
E. descrive in tono di commossa lirismo
l'insanabile conflitto tra la bellezza della campagna ed il progresso
industriale. Deluso anche dall'esperienza della Rivoluzione d'Ottobre, alla
quale aveva aderito con entusiasmo, ed amareggiato dall'impossibilità di
vedere realizzato il suo sogno populista della terra "in proprietà
personale" ai contadini, morì suicida; tra le opere non citate ricordiamo
Inoija (1918) e
Pugacëv (1921) (Konstaritinovo oggi Esenino
1895 - Leningrado 1925).